Capitolo 5 Cosmologia
 

Studio   delle   proprietà   di   gruppi   e   ammassi   di   galassie
a   diversi   redshift

La ricerca si articola lungo due direzioni. La prima riguarda lo sviluppo di algoritmi di ricerca di gruppi e ammassi di galassie. Due algoritmi diversi (adaptive kernel e un miglioramento del metodo della "red sequence") sono stati messi a punto per gli ammassi di galassie e testati con osservazioni indipendenti, ottenendo lusinghieri risultati relativamente all'affidabilità. Per i gruppi, è stata implementata una versione modificata dell'algoritmo di van Albada.
L'applicazione di questi algoritmi ad un'area di ~ 300 gradi quadri della Digitized Palomar Sky Survey (DPOSS) ha prodotto un catalogo di 2,944 gruppi (ricchezza < 20 galassie) e 179 ammassi (ricchezza >20) fino a redshift z ~ 0.2, da cui è stata ottenuta la funzione di molteplicità (FM) congiunta per gruppi ed ammassi di galassie.
La FM parametrizza il "clustering" di galassie osservato e rappresenta uno degli osservabili cosmologici fondamentali, insieme con la funzione di correlazione e con la funzione di luminosità. La FM ricavata dai ricercatori dell'OAC copre un ampio intervallo di ricchezza (da 2 a 200 galassie) e suggerisce scenari di formazione simili per gruppi ed ammassi. Sono attualmente in corso studi per l'utilizzo della FM, mediante il passaggio alla "funzione di massa", per porre vincoli alla forma dello spettro delle perturbazioni primordiali dell'universo.
La seconda direzione di ricerca concerne la funzione di luminosità (FL) delle galassie in ammasso. La FL è una quantità d'interesse cosmologico, oltre ad essere uno strumento per lo studio dell'evoluzione delle galassie. E' stata determinata la funzione di luminosità di numerosi ammassi (da 40 a 60, secondo il campione considerato), a vari redshift (z < 0.3), in tre colori ottici, e anche nel vicino infrarosso (bande J, H e K), considerando sia l'intero ammasso sia unicamente le regioni centrali. Per qualche ammasso, la determinazione della funzione di luminosità si spinge fino alle galassie nane o, in un caso, alla luminosità degli ammassi globulari più brillanti. Attualmente, è in corso lo studio della dipendenza della funzione di luminosità dalle caratteristiche dell'ambiente (ricchezza, luminosità a raggi X, distanza dal centro dell'ammasso, ecc.).

precedente  successivo