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supporto
cartaceo
oggetto: antiporta
incisione calcografica
19x12
La tavola
incisa in rame precede il frontespizio nel verso della seconda carta.
L'antiporta è priva di dedica o motto ed è costituita da
una scena che occupa lo spazio dell'intera pagina. L'illustrazione, che
funge da ingresso alla versione settecentesca del capolavoro del grande
fisico e matematico inglese, fornisce immediatamente un'idea del contenuto
dell'opera: all'interno di un vasto edificio, di cui si riconoscono alcuni
elementi architettonici di ascendenza classica (la volta a lacunari, le
colonne sormontate da capitelli corinzi, le arcate a tutto sesto che si
aprono verso un lussureggiante giardino, un edificio colonnato sormontato
da un timpano triangolare), numerosi putti si muovono con disinvoltura
tra svariati strumenti scientifici (globo, compasso, asta graduata, etc.).
In primo piano è in corso un esperimento sull'oscillazione: un
putto fa oscillare il peso, l'altro marca la corsa del pendolo su un enorme
strumento triangolare, l'ultimo trascrive i risultati ottenuti su una
tavoletta. Bilancia e pesi, infine, alludono evidentemente ai concetti
di quantità di materia o massa e di forza gravitazionale
rintracciabili nell'opera newtoniana.
L'incisione è firmata da A. Motte (invenit & fecit).
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